Felicità in azienda: guida completa per migliorare il benessere dei dipendenti

Mariagrazia Repola10 minuti
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Felicità in azienda: guida completa per migliorare il benessere dei dipendenti

Negli ultimi anni abbiamo sentito parlare spesso di burnout, uno stato psicologico di completo esaurimento mentale, fisico ed emotivo che deriva da uno stress eccessivo e prolungato.

Si verifica quando ti senti sopraffatto, emotivamente svuotato e incapace di soddisfare richieste costanti. Il burnout riduce la produttività e prosciuga l'energia, lasciando una persona sempre più inerme, senza capirne il motivo.

Felicità in azienda: quando è a rischio

Gli effetti negativi del burnout si riversano in ogni area della vita, dal rapporto dal lavoro alla vita sociale. Inoltre può anche causare problemi di salute che ti rendono più vulnerabile a semplici malattie come raffreddore e influenza.

È un fenomeno correlato soprattutto al mondo del lavoro, ma non solo. È un processo graduale che non si verifica dall'oggi al domani. Chiunque potrebbe incapparvi, da chi si senta oberato di lavoro, come se non avesse alcun controllo su ciò che fa, a chi si sente perennemente sottovalutato nonostante sforzi costanti. Ecco perché anche nella sfera lavorativa, il benessere delle persone diventa sempre più importante. 

Perché il benessere dei dipendenti è importante

Le aziende non dovrebbero mai sottovalutare il benessere dei dipendenti perché dipendenti felici e sani sono più produttivi, impegnati e motivati.

In passato, non si prestava tanta attenzione alla felicità dei lavoratori, ma sempre più ricerche e studi condotti hanno confermato che il benessere fisico e mentale influisce sulla capacità dei lavoratori di concentrarsi meglio, affrontare le sfide do ogni giorno e mantenere un focus attivo durante la giornata lavorativa.

Il benessere dei dipendenti è un parametro fondamentale per il successo di un'azienda. Non si tratta solo di una questione etica, ma di una strategia vincente per migliorare la produttività, la qualità, e perfino l'attaccamento all'azienda e ai suoi valori.

Un dipendente che soffre di burnout o insoddisfazione è più incline a commettere errori, a essere assenteista, a cambiare lavoro, oltre che a vivere un malessere generale.

Una farfalla colorata posata su alcune pietre sovrapposte

Cos'è la felicità aziendale e perché è importante

La correlazione tra la felicità dei dipendenti, il loro coinvolgimento nel lavoro e le prestazioni, è stata chiaramente stabilita attraverso numerosi studi di ricerca. I lavoratori oggi sono alla ricerca di uno scopo, e la possibilità di migliorare le proprie capacità lavorative.

C'è stato un tempo in cui l'idea di un ambiente di lavoro "positivo" prevedesse, al massimo, attività di gruppo tra i dipendenti. Ma i tempi sono cambiati, e ora l'attenzione è rivolta soprattutto al benessere.

Che cos'è la felicità aziendale? La felicità aziendale riguarda la soddisfazione dei dipendenti per quanto concerne la propria esperienza lavorativa all'interno di un'azienda. È sempre più importante perché assume un impatto significativo sulla produttività, sulla soddisfazione e sul successo complessivo di un'organizzazione. 

Sapevi che oltre a rendere i lavoratori più produttivi, un dipendente felice è in grado di pensare fuori dagli schemi in modo più creativo? È più probabile che ciò porti vantaggi a un'azienda, indipendentemente dal settore, rispetto ai propri competitors che magari tendono ad assumere sempre le solite strategie trite e ritrite. Di certo una skill da avere e che rispecchia appieno le competenze per il futuro.

Cinque colleghi in ufficio felici e sorridenti

Cosa contribuisce alla felicità sul posto di lavoro

La maggior parte delle persone che ci circonda trascorre un terzo della giornata a svolgere il proprio lavoro: questo già dovrebbe farci riflettere molto su quanto sia importante la felicità nell'ambiente lavorativo.

I dipendenti felici non solo sono più produttivi, ma anche creativi, innovativi e hanno maggiori probabilità di lavorare a lungo termine in azienda. Un posto di lavoro felice è senza alcun dubbio più produttivo.

Cosa contribuisce alla felicità sul posto di lavoro? I fattori sono tanti e spesso non vengono considerati come si dovrebbe fare. Partiamo con ordine.

Feedback positivi e incoraggianti

Tutti vogliono avere dei riconoscimenti quando svolgono un buon lavoro. I dipendenti sono felici quando ricevono feedback e riconoscimenti coerenti per il lavoro svolto. Un feedback costruttivo è importante, ma i leader non dovrebbero dimenticare che anche un riconoscimento incoraggiante per il buon lavoro svolto conta. In questo modo i dipendenti si sentiranno apprezzati e valorizzati per i propri sforzi.

Ambiente di lavoro sano ed egualitario

Un ambiente di lavoro sano che promuove la collaborazione e il supporto reciproco favorisce la felicità dei dipendenti perché crea un senso di appartenenza e promuove relazioni positive tra i diversi membri del team. Il rispetto per le diversità è, ad esempio, un tema che sta sempre più a cuore alle persone e su cui le aziende dovrebbero puntare con insistenza.

Formazione costante

La possibilità di imparare nuove competenze, ricevere una formazione aziendale continua (anche a distanza), il cosiddetto longlife learning, e crescere professionalmente aumenta la felicità dei dipendenti perché le persone sentono che l'azienda vuole investire su di loro, riconoscendone le reali capacità e il potenziale di ognuno. Sentirsi apprezzati e valorizzati accresce il senso di realizzazione e la soddisfazione delle persone.

Equilibrio tra sfera lavorativa e personale

Da non sottovalutare poi la possibilità di conciliare nel modo giusto il rapporto tra lavoro e vita privata, un equilibrio fondamentale che non può essere più messo da parte, soprattutto dopo la pandemia.

Ogni azienda dovrebbe creare un piano personalizzato e flessibile per realizzare un ambiente di lavoro felice e soddisfacente per i suoi dipendenti, perché i benefici sono tantissimi. Vediamo quali sono.

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Benefici della felicità aziendale

Purtroppo ci sono ancora tante aziende che focalizzano l'attenzione solo sul lavoro svolto, minimizzando invece l'attenzione su chi svolge il lavoro. La felicità dei dipendenti non va trascurata, anzi, diventa un elemento chiave per il benessere e il successo a lungo termine di un'azienda. 

Quali sono i benefici derivanti dall'investimento nella felicità e nel benessere dei dipendenti?

Aumento della produttività sul posto di lavoro

I dipendenti felici sono più produttivi. Si sentono motivati nello svolgere le proprie mansioni, sono concentrati e focalizzati per raggiungere gli obiettivi aziendali. L'aumento della produttività del tuo team apporta, di conseguenza, un miglioramento delle prestazioni complessive dell'azienda

I dipendenti che invece si sentono stressati e insoddisfatti del proprio lavoro, si distraggono e si sentono spesso scoraggiati.

Riduzione dell'assenteismo

Mantenere un coinvolgimento alto del team di lavoro è una delle cose più importanti che la tua azienda possa fare. I dipendenti coinvolti sono molto più motivati di poter contribuire al miglioramento della produttività e dell'organizzazione nel suo complesso.

I dipendenti più sani e felici sono meno propensi a prendere congedi per malattia e possono avere un impatto positivo anche sul clima lavorativo complessivo.

Miglioramento della reputazione aziendale

Le aziende che investono nella felicità e nel benessere dei dipendenti non solo avranno un ritorno dal punto di vista economico, ma anche di prestigio. Otterranno infatti una reputazione aziendale positiva che le renderà più attrattive agli occhi di candidati qualificati e talenti desiderabili

I professionisti sono sempre alla ricerca di realtà che pensano al benessere dei propri dipendenti. Chi non vorrebbe lavorare in un'azienda in cui le persone vengono messe davvero al primo posto?

I dipendenti felici si sentono apprezzati e credono fortemente nella cultura aziendale.

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Ritenzione del talento

I lavoratori soddisfatti e felici sono più propensi a rimanere a lungo in azienda e ciò comporta diversi vantaggi. Parliamo infatti di un miglioramento della talent attraction e retention, e cioè la capacità di attrarre e soprattutto trattenere i dipendenti di talento, e qualificati, all'interno dell'organizzazione.

La fidelizzazione di un dipendente è molto importante per il successo di un'organizzazione perché i lavoratori sono considerati la risorsa più preziosa di un'azienda e il valore di una risorsa tende ad aumentare con il tempo, riducendo così anche i costi associati alla rotazione del personale e al reclutamento.

Un team compatto, ben organizzato e in buoni rapporti, crea un ambiente lavorativo positivo che favorisce la fedeltà e la ritenzione del personale, e del talento, ovviamente.

La felicità e il benessere dei dipendenti sono aspetti fondamentali per guidare il successo aziendale. I dipendenti felici sono più coinvolti, motivati ​​e produttivi. Inoltre, hanno anche un impatto positivo sulla soddisfazione e sulla fedeltà dei clienti. Come si fa però a quantificare la felicità aziendale?

Come misurare la felicità in un'azienda

La felicità è un fenomeno non semplice da quantificare. I dipendenti di un'azienda sono felici quando c'è una correlazione tangibile, tra impegno e soddisfazione.

Sono felici se percepiscono un senso di realizzazione nel loro lavoro, se sono coinvolti attivamente, se vengono trattati con fiducia e rispetto reciproco dai datori di lavoro ma anche dai colleghi.

Non si tratta solo di come viene svolto un lavoro, ma conta molto anche l'ambiente e il rapporto che si ha con colleghi e i leader.

Come misurare quindi la felicità in un'azienda? Ecco alcune metodologie da conoscere.

Sondaggi sulla soddisfazione dei dipendenti

È necessario comprendere il livello di felicità dei dipendenti chiedendo proprio ai diretti interessati come si sentono e si percepiscono nell'azienda.

I sondaggi anonimi o i questionari sono infatti degli strumenti utilissimi per raccogliere informazioni simili.

Le domande possono riguardare diverse sfere, come la soddisfazione generale, il livello di felicità sul lavoro, il senso di appartenenza, la motivazione, l'equilibrio che si ha tra lavoro e vita privata ma anche altri aspetti relativi al benessere generale, alla comunicazione o al riconoscimento del proprio valore.

Le risposte raccolte devono poi essere valutate numericamente per ottenere un'indicazione generale della felicità aziendale, e possono fornire informazioni preziose per migliorare l'esperienza dei lavoratori. 

Indici di felicità sul lavoro

Le organizzazioni devono ascoltare attivamente le persone e acquisire una visione profonda del loro stato di benessere. Strumenti come l'Employee Net Promoter Score (eNPS) o l'Indice di Felicità sul Lavoro (Happiness at Work Index) possono essere utilizzati per ottenere una misura quantitativa del benessere dei dipendenti e del loro impegno nella gestione del lavoro.

Si tratta di sistemi di punteggio progettati per aiutare i leader a misurare la soddisfazione e la lealtà dei dipendenti all'interno delle loro organizzazioni. Con lo strumento eNPS i dipendenti vengono invitati a rispondere a una singola domanda fornendo un feedback che va su una scala da 0 a 10, quindi una valutazione numerica.

Un punteggio più alto indica una maggiore felicità dei dipendenti e di conseguenza una più alta propensione a raccomandare e consigliare l'azienda come luogo di lavoro adatto in cui lavorare, in cui il personale viene appunto valorizzato.

L'Employee Happiness Index è una misurazione specifica che si focalizza sul benessere, l'equilibrio tra lavoro e vita privata, l'autonomia e il supporto manageriale.

A tal proposito, entrano in gioco anche l'AI e strumenti HR che possono supportare la misurazione e il miglioramento della felicità aziendale. Tutto ciò rappresenta un modo valido per identificare le aree di miglioramento così da implementare le adeguate strategie per incrementare la felicità e il benessere dei dipendenti in un'organizzazione.

Interviste individuali o di gruppo

Se i sondaggi possono darti un feedback diretto, una colloquio faccia a faccia può offrire ulteriori vantaggi perché ci aiuta a contestualizzare le risposte dei dipendenti. Inoltre, con una conversazione dal vivo, possiamo notare particolari, come il tono della voce, che difficilmente emergono da una risposta data su carta.

Le interviste con i dipendenti ci consentono di ottenere un'approfondita comprensione delle loro esperienze e percezioni di felicità sul posto di lavoro. Questi colloqui possono essere individuali o di gruppo.

Parlare apertamente con il personale può rivelare informazioni importanti sullo stato d'animo di ogni dipendente, dalle loro ansie alle piccole perplessità, ma può anche essere un modo per trovare insieme dei suggerimenti, a cui magari non avevi pensato, su come migliorare il benessere sul posto di lavoro e creare un ambiente più sano.

Indicatori chiave di performance (KPI) correlati al benessere

Per misurare il benessere dei dipendenti, le aziende possono utilizzare alcuni indicatori chiave di performance (KPI) per valutare il livello di benessere. Tra questi abbiamo quello che riguarda l'assenteismo, e cioè la percentuale di tempo perso dai dipendenti per assenze non pianificate. Un alto tasso di assenteismo potrebbe indicare problemi di salute o insoddisfazione.

Abbiamo poi il turnover del personale che considera la percentuale di dipendenti che lasciano l'azienda in un dato lasso di tempo. Un basso tasso di turnover, al contrario, può indicare un alto grado di soddisfazione e benessere dei dipendenti.

Misurare invece la produttività dei dipendenti va a fornire indicazioni sul loro benessere. Infine, se l'azienda offre programmi, come il supporto psicologico, è possibile misurare il loro utilizzo come KPI.

Questi sono solo alcuni esempi di KPI correlati al benessere dei dipendenti. Monitorando questi indicatori sarà possibile valutare le tendenze e le aree di intervento per migliorare la felicità e il benessere del tuo team.

Infografica di una scala di livelli di felicità rappresentata da emoji colorate, dal rosso al verde

Programmi di feedback

I programmi di feedback sono importanti per raccogliere riscontri da diverse fonti, inclusi i colleghi, i supervisori e gli stessi dipendenti, in modo da valutare le competenze, le prestazioni e il benessere sul posto di lavoro.

Questi strumenti possono includere domande specifiche su molti aspetti, tra cui il comportamento, il sostegno e l'empatia verso i colleghi, le competenze relazionali come la comunicazione, l'ascolto attivo e la gestione dei conflitti. I programmi di feedback 360° comprendono anche domande sulle competenze di leadership dei partecipanti e sulla percezione che si ha dell'azienda stessa.

I risultati vengono utilizzati per avere una visione più completa del benessere e dell'impegno dei lavoratori ma anche per identificare aree di miglioramento da implementare.

Analisi delle interazioni sui social aziendali

L'analisi delle interazioni sui social aziendali può essere un valido strumento per captare informazioni sul benessere e lo stato dei dipendenti. Analizzando le conversazioni e le discussioni sui social aziendali, si possono individuare segnali di benessere o di eventuali problemi e insoddisfazioni. 

Queste possono anche aiutare a individuare tematiche ricorrenti o argomenti di interesse che consentono all'azienda di reagire proattivamente fornendo così risorse aggiuntive o affrontando questioni da risolvere.

Valutazione delle iniziative di benessere e felicità

Monitorare e valutare l'efficacia delle iniziative messe in atto per migliorare il benessere dei dipendenti, permette alle aziende di capire fattivamente se queste iniziative stanno ottenendo i risultati desiderati.

Grazie a questi feedback, si potranno identificare quali iniziative stanno funzionando bene e su quali invece bisognerà intervenire.

La valutazione delle iniziative coinvolge direttamente i dipendenti nel processo decisionale e dimostra che non solo le loro opinioni, ma soprattutto il loro benessere sono a cuore dell'azienda. La trasparenza nella valutazione permette anche di costruire maggiore fiducia e creare un ambiente di lavoro positivo. 

5 passi per avvicinare i dipendenti alla felicità

Come puoi rendere felici i tuoi dipendenti? Ecco cinque suggerimenti che ne influenzano la felicità sul posto di lavoro.

Creare un ambiente di lavoro positivo

Per garantire il benessere dei dipendenti e il successo dell'azienda, è essenziale creare un ambiente di lavoro positivo promuovendo una comunicazione aperta e trasparente tra colleghi e superiori, incentivare lo sviluppo delle competenze e delle carriere ma soprattutto fornire un ambiente di lavoro sicuro e confortevole.

Il rispetto delle diversità è una prerogativa ormai imprescindibile che ogni azienda dovrebbe far sua. Crea quindi un ambiente in cui ogni dipendente si senta rispettato e valorizzato.

Team diversificati e inclusivi sono il fulcro per organizzazioni innovative e un posto di lavoro positivo. I dipendenti che si sentono liberi di esprimere idee innovative e di proporre soluzioni creative sono di certo più felici. Incentiva la collaborazione e il lavoro di squadra così da creare un forte senso di unità.

Ricorda, è importante progettare anche spazi per coworking e dedicati a momenti di relax così da incoraggiare i dipendenti a fare network e prendersi cura del proprio benessere. 

Sviluppare competenze e crescita professionale

Sviluppare nuove competenze, migliorare quelle pregresse e avanzare nella propria carriera sono tutti elementi che fanno gola ai lavoratori di un'azienda e sono fondamentali per creare un ambiente di lavoro positivo e felice. 

Le T-Shaped Skill e M-Shaped Skill sono competenze ampiamente vantaggiose nel contesto lavorativo di oggi e del prossimo futuro, in cui la collaborazione, l'interdisciplinarità e la flessibilità sono sempre più richieste.

Permettono infatti ai professionisti di adattarsi a svariate situazioni contribuendo in modo più completo ed efficace alle sfide e alle opportunità che si presentano nel mondo del lavoro.

In un mondo in costante evoluzione, è importante che i dipendenti siano in grado di acquisire nuove abilità e competenze per rimanere competitivi sul mercato.

Quando hanno la possibilità di migliorare le loro competenze, le persone si sentono più valorizzate e motivate; ciò contribuisce a un maggiore senso di soddisfazione e realizzazione personale. Inoltre la crescita professionale può anche ridurre lo stress e prevenire il burnout.

Le aziende dovrebbero quindi investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze dei propri dipendenti perché portano a un miglioramento delle prestazioni non solo individuali, ma collettive e che quindi riguardano tutta l'organizzazione. Non dimentichiamo che ciò aiuta a trattenere i talenti in azienda. 

Valorizzare il talento e il riconoscimento

Quando in un'azienda viene riconosciuto e valorizzato il talento dei propri dipendenti, questi si sentono apprezzati e motivati a dare il meglio di sé. Ciò può portare a un aumento della produttività, della creatività e dell'innovazione, che a sua volta si traduce in maggiori profitti per l'organizzazione Ovviamente se ci si sente apprezzati, si è anche più propensi a restare in quell'azienda, riducendo così il tasso di turnover.

Il riconoscimento e la valorizzazione del talento incoraggia la soddisfazione lavorativa. Quando le abilità e competenze sono riconosciute, possono essere offerte opportunità di formazione, sviluppo e avanzamento professionale. Questa prospettiva di crescita crea un ambiente di lavoro stimolante, aumentando anche la stabilità dell'organizzazione

Investire nella valorizzazione del talento dei dipendenti, puntare sulla Learning Strategy e obiettivi di business, comporta numerosi benefici sia per l'azienda che per i suoi lavoratori, migliorando la felicità e il benessere di entrambi.

Promuovere il bilanciamento tra vita lavorativa e personale

Vivere per lavorare o lavorare per vivere? Promuovere il bilanciamento tra vita lavorativa e personale è diventato un tema sempre più importante nella nostra società moderna. Trovare il giusto equilibrio vita-lavoro non solo migliora la quotidianità dei dipendenti, ma aumenta anche la produttività e la soddisfazione sul lavoro.

Ci sono molte strategie che si possono adottare. Offrire più flessibilità lavorativa, come orari meno rigidi, la possibilità di lavorare da remoto o anche optare per il lavoro ibrido. Questi accorgimenti consentono ai dipendenti di gestire meglio i propri impegni personali e professionali, adattando il lavoro alle proprie esigenze.

E ancora, incoraggiare i dipendenti a prendere periodi di riposo e di vacanze per prevenire il burnout, ma anche a concedersi brevi pause e staccare durante l'orario di lavoro. Una distribuzione equa e gestibile del carico di lavoro è essenziale per evitare che i dipendenti si sentano sopraffatti.

Offrire programmi e iniziative che supportano il benessere generale, come programmi di fitness o sessioni di mindfulness possono aiutare a promuovere un equilibrio sano tra vita lavorativa e personale.

Un welfare aziendale ottimale garantirà quindi programmi di lavoro flessibili, incoraggiando il tempo libero e fornendo risorse per la gestione dello stress. Allo stesso modo però i dipendenti possono definire dei limiti tra lavoro e vita personale, staccando fuori l'orario di lavoro il telefono aziendale, e smettendola di controllare ossessivamente le mail.

Favorire la comunicazione e la collaborazione

La comunicazione e la collaborazione sono due aspetti fondamentali per il successo di qualsiasi organizzazione. In un mondo sempre più interconnesso, la capacità di comunicare e collaborare in modo efficace, ed efficiente, è diventata un requisito indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, così come l'implemento di soft skill e power skill dei dipendenti.

Per favorirle un ambiente di lavoro rispettoso, trasparente e collaborativo, è necessario adottare strategie e tecniche che permettano di creare un ambiente di lavoro favorevole alla condivisione e alla cooperazione tra i membri del team, incoraggiando l'ascolto attivo.

Prima di tutto, è essenziale creare una cultura della trasparenza e della comunicazione aperta e diretta. Ogni membro deve essere in grado di esprimere le proprie opinioni e di condividere le proprie idee senza il timore di essere giudicato o messo da parte, o addirittura screditato. Bisogna sempre garantire una comunicazione che non sia mai unilaterale.

È importante stabilire obiettivi comuni e la condivisione delle responsabilità. In questo modo, ognuno si sentirà coinvolto e motivato al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Il posto di lavoro dovrà essere positivo e inclusivo, perché ogni membro del team si senta valorizzato e rispettato. Ciò può essere ottenuto attraverso la promozione della diversità e dell'inclusione, la creazione di un clima di fiducia e di rispetto reciproco.

Il ruolo del Chief Happiness Officer nella felicità aziendale

Il Chief Happiness Officer (CHO) è una figura sempre più richiesta che si occupa e si concentra sulla gestione del benessere e della felicità dei dipendenti in un'azienda. La sua responsabilità principale è creare un ambiente di lavoro positivo e stimolante che favorisca la soddisfazione e il benessere dei dipendenti.

Perché non dovresti farne a meno? Ecco i motivi per cui affidarsi al Chief Happiness Officer.

Le emozioni fanno parte di noi e determinano il nostro modo di agire e comportarci, anche sul posto di lavoro. Quando le persone si sentono felici mentre lavorano, sono più produttive, creative e motivate. La felicità è strettamente correlata ai risultati di business di un'azienda. Il CHO si occupa proprio di creare politiche e strategie che promuovano il benessere dei dipendenti.

Queste figure svolgono un ruolo fondamentale nella promozione della salute mentale all'interno di un'organizzazione. Si concentrano sul benessere individuale, aiutano i dipendenti a gestire lo stress e ad affrontare le sfide personali o professionali. Contribuiscono così a migliorare il morale, la collaborazione e l'efficienza del team.

Non dimenticare che quando i candidati cercano aziende per cui lavorare, esaminano i vantaggi di un'organizzazione e un'ottima walfare aziendale rientra sicuramente tra i requisiti ricercati. Sapere che un'azienda sta investendo nella felicità e nel benessere dei dipendenti e si affida a un CHO, le darà maggiore attrattiva rispetto ai propri competitors.

Inoltre questa figura crea e supporta una cultura positiva sostenibile che incoraggia la collaborazione, la comunicazione, il rispetto reciproco e l'apprezzamento del lavoro svolto. 

Il mondo del lavoro è cambiato e continuerà a evolversi. Il lavoro sta diventando più umano e le persone hanno maggiori aspettative su come le aziende supportano il loro livello generale di benessere e felicità.

Le organizzazioni che investono in Chief Happiness Officer, interni o esterni, e si concentrano sul creare ambienti sani e positivi, cresceranno più rapidamente, saranno più innovative, attireranno e tratterranno i migliori talenti.

Conclusioni

Sempre più aziende hanno iniziato a investire nella felicità e nel benessere dei propri dipendenti.

Abbiamo visto che per migliorare la felicità in azienda bisogna creare un ambiente di lavoro positivo e inclusivo, garantendo che tutti i dipendenti si sentano accolti e rispettati.

Inoltre, l'azienda dovrebbe incoraggiare la collaborazione e il supporto tra essi, creando un clima di fiducia e di sostegno reciproco. È importante offrire ai dipendenti le adeguate opportunità di sviluppo e di crescita professionale.

Ciò significa che l'azienda dovrebbe investire nella formazione e nello sviluppo del personale, offrendogli la possibilità di acquisire nuove competenze, rafforzare quelle pregresse e avanzare di carriera. Questo è l'anno europeo delle competenze e formazione continua, ed è l'occasione migliore per garantire benessere e felicità aziendale.

Offrire infine strategie efficaci per promuovere un equilibrio tra vita lavorativa e privata, garantendo magari flessibilità nell'orario di lavoro o la possibilità di fare smart working più volte a settimana, ma anche sottolineare l'importanza del riposo e del tempo libero, incoraggiando i dipendenti a prendersi cura della propria salute mentale e fisica.

Ogni azienda dovrebbe riconoscere e apprezzare il lavoro dei dipendenti, offrendo loro feedback positivi e riconoscimenti per il loro contributo. Tutte le aziende possono e dorrebbero mettere in pratica queste strategie, per garantire il benessere lavoratori e il successo dell'azienda stessa.

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Mariagrazia Repola
Autrice GilityCopywriter

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