Formazione a distanza: fad sincrona, asincrona o ibrida?

Giulio Beronia17 minuti
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Formazione a distanza: fad sincrona, asincrona o ibrida?

La Formazione a Distanza (più semplicemente, FaD) emerge oggi con una rilevanza senza precedenti. Sospinta dall'inarrestabile avanzata delle tecnologie digitali e amplificata dall'imperativo di adattarsi alle sfide contemporanee come la recente pandemia, la FaD è ormai divenuta il fulcro della formazione aziendale, ma anche dell'istruzione in senso ampio.

Questo ha posto l'accento sulla necessità di comprendere le diverse modalità di FaD disponibili e di scegliere quella più adatta alle esigenze aziendali.

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Partiamo dalle basi: che cos'è la FAD?

La formazione a distanza (FaD) ha ormai cambiato il mondo della tradizionale formazione aziendale. Una delle decisioni cruciali nella progettazione di piani formativi di FaD è la scelta della modalità di apprendimento: formazione sincrona, asincrona e ibrida.

Ognuna di queste modalità ha i suoi vantaggi e svantaggi, e la scelta dipende da vari fattori, tra cui le esigenze formative, obiettivi di apprendimento e risorse disponibili.

In questo articolo ci concentriamo sulla scelta riflessiva tra queste tre modelli di FaD. Esaminiamo i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna modalità per aiutare gli educatori, gli studenti e i learning manager a prendere decisioni informate sulla modalità di apprendimento più efficace.

Immagine di una mano che tiene sul palmo una lampadina luminosa

Dalla posta al clic: breve storia della FAD

Il concetto di formazione a distanza ha una storia più lunga di quanto possiamo pensare.

Alcuni dei pionieri che hanno contribuito a definire e promuovere questa modalità di apprendimento includono:

  • Sir Isaac Pitman (1813-1897), noto per aver sviluppato il sistema di stenografia Pitman, e che ha giocato un ruolo significativo nella promozione dell'istruzione a distanza, creando corsi di formazione per la stenografia che potevano essere seguiti tramite la corrispondenza;

  • Caleb Phillips (1769-1827) e Thomas Hopkins Gallaudet (1787-1851), due educatori americani che hanno collaborato per creare il primo programma di formazione a distanza negli Stati Uniti, sviluppando un sistema in cui gli studenti potevano imparare la lingua dei segni attraverso le lezioni inviate per posta;

  • Isaac L. Kandel (1881-1965) che è stato uno dei primi sostenitori dell'uso della radio nell'istruzione a distanza, lavorando per diffondere l'idea che la tecnologia potesse essere utilizzata per raggiungere gli studenti al di fuori delle aule tradizionali.

Ma è negli anni '90, in parallelo con un rapido sviluppo tecnologico, che si assiste a una svolta significativa nel mondo dell'e-learning.

Nel 1997 è stata creata l'Università Virtuale della California nel 1997 si è assistito alla nascita dei CSM (Course Management System), che consentivano non solo di somministrare test online per valutare le competenze degli utenti, ma anche di personalizzare percorsi formativi individuali.

Nel 1999, due anni dopo, compaiono anche i LMS (Learning Management System), ponendo il Web come protagonista indiscusso dell'apprendimento a distanza.

Quel decennio può essere descritto come l'epoca del CBT (Computer Based Training), ovvero corsi che offrono contenuti arricchiti di audio, video e immagini, accessibili tramite un computer grazie all'uso di floppy disk inizialmente e successivamente attraverso CD-ROM.

La formazione a distanza (FaD), oggi è oramai associata completamente al termine e-learning o online learning, come approccio educativo che consente di acquisire conoscenze e competenze senza dover essere fisicamente presenti in un'aula o ambiente di apprendimento tradizionale.

Ma quali sono le differenze tra formazione a distanza ed e-learning?

La formazione a distanza e l'e-learning sono due approcci formativi che si basano sulla tecnologia per erogare contenuti formativi, ma hanno alcune differenze distintive.

La formazione a distanza è un termine più ampio che si riferisce a qualsiasi modalità di apprendimento in cui gli studenti non sono fisicamente presenti in uno spazio di apprendimento tradizionale.

Questo può includere in linea teorica anche materiali di studio “fisici” inviati per posta, lezioni via radio o televisione, e-learning e altro ancora.

L'e-learning è allora da considerare come una sottocategoria della formazione a distanza che si basa principalmente sulla tecnologia elettronica per la distribuzione dei learning content.

Questa include corsi online, webinar in diretta erogati in aule virtuali, moduli interattivi, podcast e altro ancora. L'e-learning è solitamente basato su una connessione Internet e richiede l'accesso a una piattaforma o a un sistema online dedicato.

Tende ad essere interattivo e multimediale perché utilizza anche video, quiz interattivi, simulazioni e altre risorse per coinvolgere i discenti e le piattaforme di e-learning, oltre a consentire il monitoraggio dell'attività e la valutazione automatica delle attività svolte, come compiti o esercitazioni.

In sintesi, la formazione a distanza è un termine più generale che copre qualsiasi forma di apprendimento in cui gli studenti non sono fisicamente presenti, mentre l'e-learning è una specifica modalità di formazione a distanza che si basa principalmente sulla tecnologia elettronica e online.

Immagine di una persona a computer intenta a formarsi

Le tre modalità: sincrona, asincrona, ibrida

Fatte queste premesse, le modalità di apprendimento a distanza possono variare in base al grado di sincronicità e alla flessibilità offerta agli studenti. Le principali modalità includono:

Formazione Sincrona: in questa modalità studenti e docenti partecipano contemporaneamente a sessioni di apprendimento in tempo reale tramite videoconferenze o altre piattaforme.

Ciò consente interazioni immediate e discussioni in diretta dal vivo, ma richiede una pianificazione precisa, la sincronizzazione degli orari e delle agende. In un contesto aziendale può essere complesso.

Formazione Asincrona: che prevede l'accesso ai materiali didattici e alle risorse online in qualsiasi momento. Gli studenti possono lavorare in autonomia, seguire il proprio ritmo e accedere ai contenuti quando è conveniente per loro, secondo le proprie priorità. La formazione asincrona è altamente flessibile ma può mancare delle componenti di interazione in tempo reale.

Formazione Ibrida, o blended learning, combina elementi di formazione sincrona e asincrona. Gli studenti possono partecipare a sessioni in tempo reale e accedere a materiali asincroni. Questa modalità offre flessibilità e interazione, cercando di bilanciare i vantaggi delle altre due modalità.

Ogni modalità ha i suoi vantaggi e svantaggi, e la scelta tra di esse dipende dalle esigenze degli studenti, degli insegnanti e degli obiettivi formativi.

Le tecnologie moderne e le piattaforme di apprendimento online hanno reso la FaD più accessibile che mai, consentendo a individui di tutto il mondo di perseguire l'istruzione e lo sviluppo professionale senza limitazioni geografiche.

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Ma proviamo ad elaborare un prospetto che possa aiutare a fare una valutazione nelle scelte progettuali di formazione tra queste modalità, analizzando pro e contro di ogni metodo.

Formazione Sincrona: Vantaggi e Svantaggi

La formazione sincrona, come abbiamo detto, coinvolge sessioni di apprendimento in cui docenti e studenti partecipano simultaneamente, in tempo reale, attraverso strumenti di comunicazione come videoconferenze o webinar.

Questa modalità offre numerosi vantaggi che la rendono efficace per molte situazioni di apprendimento. Ça va sans dire, che uno dei principali vantaggi della formazione sincrona è la possibilità di interagire tra docenti e studenti in tempo reale per facilitare discussioni dinamiche, domande immediate e risoluzione dei dubbi immediati.

Le discussioni interattive, i sondaggi istantanei e gli esercizi di gruppo possono rendere l'apprendimento più coinvolgente ed efficace e gli studenti possono sentirsi parte di una comunità di apprendimento in tempo reale anche se non si trovano fisicamente nello stesso luogo.

Durante le sessioni sincrone, come nella formazione in aula, gli studenti possono ricevere dei feedback immediati dai docenti utili a migliorare l'apprendimento.

Le lezioni sincrone sono spesso organizzate e pianificate con largo anticipo e questo permette ai discenti di gestire dedicare il loro tempo, motivarsi poiché si tratta di un appuntamento fissato in agenda e a ad essere più coinvolti anche nella fruizione dei materiali didattici.

Infografica che mostra vantaggi e svantaggi della formazione FAD sincrona

Nonostante questo, la formazione sincrona presenta anche alcune limitazioni che possono influenzare alcuni risultati complessivi di apprendimento, perché sappiamo bene (soprattutto nei contesti organizzativi) che la difficoltà spesso è proprio quella di far adattare i discenti agli orari delle sessioni sincrone.

La partecipazione alle sessioni sincrone può essere difficile per i partecipanti alla formazione che si trovano in fusi orari diversi o che hanno impegni che si sovrappongono alle lezioni, limitando l'accesso di alcune persone e la completezza del “gruppo-classe”.

Non ultima, infine, la dipendenza dalla tecnologia che inevitabilmente richiede una connessione Internet affidabile e dispositivi adeguati a partecipare attivamente.

 Il tema cruciale che però deve essere sempre tenuto in considerazione quando si sceglie di progettare un percorso formativo attraverso questa modalità è la capacità del docente, dello speaker di padroneggiare un buon linguaggio del corpo digitale.

Erica Dhawan è una nota autrice, speaker e consulente che si è concentrata proprio sull'esplorazione del concetto di Digital Body Language e su come possiamo generare fiducia e connessione nelle interazioni online.

Il suo lavoro si basa sulla comprensione di come le dinamiche delle comunicazioni digitali abbiano un impatto significativo sulle relazioni personali e professionali, e su come possiamo migliorare la nostra competenza nel linguaggio del corpo digitale.

Nei suoi lavori ha coniato il termine per descrivere il modo in cui ci esprimiamo, comunichiamo e ci relazioniamo online; analogamente al linguaggio del corpo fisico nelle interazioni faccia a faccia, il Digital Body Language si riferisce alle espressioni, ai segnali e ai comportamenti che utilizziamo nelle comunicazioni digitali, tra cui email, messaggistica istantanea, videochiamate e social media.

In questa prospettiva, quindi è importante sottolineare l'importanza di essere consapevoli delle "cues" digitali, ovvero dei segnali che trasmettiamo online attraverso il testo, la tonalità, l'uso delle emoji, l'aspetto visivo e altri elementi.

Comprendere come queste cues influenzino la percezione e l'interpretazione degli altri è essenziale per migliorare la qualità delle nostre interazioni digitali anche e soprattutto in un contesto formativo.

Per utilizzare al meglio il linguaggio digitale del corpo e costruire fiducia nelle relazioni online è necessario includere l'uso di segnali positivi come la chiarezza, la trasparenza e l'empatia nella formazione digitale.

Questo campo si allarga poi a tutti gli ambiti della comunicazione virtuale perché comprende l'arte di scrivere email efficaci, gestire videoconferenze in modo coinvolgente e interpretare il tono e l'emozione nelle conversazioni online.

Un altro aspetto importante del lavoro di Dhawan riguarda l'adattamento culturale nelle comunicazioni digitali.

Essendo un'esperta in diversità e inclusione, l’autrice esplora come il Digital Body Language può variare in base alle diverse culture e come possiamo costruire connessioni rispettando le differenze culturali.

Formazione Asincrona: Vantaggi e Svantaggi

La formazione asincrona utilizza esperienze di apprendimento interattive, materiali preregistrati o risorse online a cui i discenti possono accedere in qualsiasi momento. Questa modalità offre una maggiore flessibilità, ma presenta anche alcune sfide.

La principale attrattiva della formazione asincrona è senz’altro la flessibilità temporale. I partecipanti possono accedere al materiale quando è più comodo per loro, consentendogli di organizzare la propria formazione in base agli impegni professionali e personali.

Con la formazione asincrona, ogni studente può seguire il proprio ritmo di apprendimento, rendendolo individualizzato e dedicando più tempo ai concetti complessi e meno a quelli già padroneggiati, velocizzando così la comprensione globale.

I materiali asincroni rimangono poi disponibili nel tempo, pertanto gli studenti possono ritornare sui contenuti quando necessario, rinforzando il proprio apprendimento e consentendo di farne un uso maggiormente flessibile.

La formazione asincrona può includere molteplici contenuti di apprendimento, tra cui video, podcast, infografiche, interazioni, testi, esercizi e quiz e questa diversità può soddisfare gli stili di apprendimento diversificati di ogni partecipante.

Infografica che mostra vantaggi e svantaggi della formazione asincrona

Tuttavia, la formazione asincrona presenta anche alcune sfide: a differenza della formazione sincrona, gli studenti potrebbero sentirsi meno coinvolti o avere meno opportunità di interazione con i docenti e gli altri partecipanti, portando ad una sensazione di isolamento.

Poiché la formazione asincrona richiede che gli studenti organizzino il loro apprendimento, è necessaria una maggiore motivazione personale, un metodo di autoformazione (self learning) e tanta disciplina per fruire dei materiali didattici in modo efficace.

Poiché non c'è interazione e feedback immediato durante le sessioni di apprendimento, viene a mancare un costrutto pedagogico importante come quello della valutazione e del miglioramento continuo.

Microlearning e Podcasting: due alleati della FaD

In questo scenario il microlearning e il podcasting rappresentano metodi di formazione a distanza asincrona che stanno guadagnando rapidamente terreno nel panorama dell'istruzione e della formazione, soprattutto in ambito aziendale.

Il microlearning offre "pillole" di apprendimento di breve durata, di solito di pochi minuti, erogate tramite app o piattaforme specializzate.

Questo approccio consente agli individui in apprendimento di acquisire informazioni e competenze in modo mirato, ottimizzando il tempo dedicato all'apprendimento. I podcast, d'altra parte, offrono contenuti audio o video accessibili in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, ideali per l'apprendimento on-the-go.

Questi strumenti si adattano perfettamente alle esigenze di apprendimento sul lavoro di oggi, caratterizzate da tempi ridotti e la necessità di formazione continua.

Il microlearning è particolarmente efficace per la formazione delle competenze specifiche, come ad esempio l'apprendimento di nuove procedure o l'aggiornamento su nuove politiche aziendali.

I podcast, invece, possono essere utilizzati per fornire contenuti formativi e di approfondimento su una vasta gamma di argomenti, dalla leadership alla cultura aziendale, consentendo alle persone di ascoltare e apprendere mentre sono in viaggio, in palestra o durante pause lavorative.

Come sempre è opportuno considerare che alcuni ambiti formativi si prestano meglio di altri all’apprendimento attraverso queste modalità, come ad esempio:

  • la formazione tecnica, per fornire istruzioni dettagliate su software, strumenti o procedure aziendali specifiche;

  • lo sviluppo di metodi per migliorare le abilità comunicative, la gestione del tempo e altre micro-competenze traversali;

  • l’aggiornamento normativo, per mantenere i dipendenti informati sulle leggi e le regolamentazioni in evoluzione nel proprio settore;

  • l’orientamento e l’onboarding, per aiutare i nuovi assunti a integrarsi rapidamente nell'azienda;

  • la formazione sui prodotti, per fornire informazioni dettagliate sui prodotti o servizi aziendali ai team di vendita e di assistenza clienti.

Formazione Ibrida: quali sono i vantaggi e gli svantaggi?

La formazione ibrida o blended learning combina elementi sia della formazione sincrona che di quella asincrona.

Questo modello offre la flessibilità della formazione asincrona e l'interazione in tempo reale della formazione sincrona. In alcuni casi i partecipanti possono scegliere se partecipare alla formazione in modo sincrono o asincrono, a seconda delle loro esigenze.

La formazione ibrida offre al contempo l’opportunità di interazione in tempo reale tra partecipanti, docenti e altri esperti, la collaborazione, lo scambio di idee e la risoluzione di problemi, e consente ai partecipanti di approfondire i contenuti e le conosce e di apprendere al proprio ritmo.

Infografica che mostra vantaggi e svantaggi della formazione FAD ibrida

C’è però una sfida aperta da considerare, ovvero che la progettazione e l'implementazione di programmi di formazione ibrida può essere più complessa rispetto alla formazione sincrona o asincrona.

Ci siamo accorti in tanti delle difficoltà che anche il sistema scolastico ha avuto nel post-pandemia a immaginare una riformulazione del modello didattico integrando ai classici momenti d’aula gli aspetti da “digitalizzare” e rendere sincroni o asincroni secondo i casi.

Progettare la formazione negli anni ’20 di questo millennio significa anche decostruire e ricostruire alcuni impianti dei programmi formativi, cambiando prospettiva e soprattutto agendo con nuovi metodi di insegnamento e apprendimento.

La scelta dell’ibridazione non deve riguarda solo la gestione del tempo o il modo con cui trasmettere informazioni e conoscenza, ma scegliere a monte quali contenuti possiedono un maggiore livello di apprenditività se erogati come materiale fruibile on demand, quali invece necessitano di una interazione sincronizzata, del brainstorming, di una spiegazione analitica o di un lavoro di gruppo e quali di queste ultime hanno maggiore successo sul gruppo di partecipanti in formazione se condivisi online o offline.

Come Scegliere tra Formazione Sincrona, Asincrona e Ibrida?

Prima di fare delle considerazioni definitive su come orientare una scelta di progettazione formativa tra formazione sincrona, asincrona o ibrida, è giusto sottolineare che esiste ancora un dibattito tra formazione a distanza e formazione tradizionale, una questione complessa che dipende da molti fattori.

Gli studiosi e i pedagogisti hanno sostenuto nel tempo argomentazioni sia a favore che contro entrambe le modalità.

Alcuni studiosi sottolineano che la formazione a distanza offre vantaggi unici per il nostro tempo, sostenendo che questa modalità permette agli studenti di apprendere a proprio ritmo, dando loro maggiore controllo sul processo di apprendimento.

La possibilità di accedere ai materiali e alle risorse in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo può favorire la flessibilità, consentendo agli studenti di conciliare gli studi con impegni personali o lavorativi.

Inoltre, la formazione a distanza può essere più accessibile per gli studenti che non possono frequentare fisicamente un campus.

D'altra parte, gli “oppositori” della formazione a distanza sottolineano alcune criticità spesso correlate alla componente tecnologica e ai trade-off del digitale, mettendo in evidenza la mancanza di interazione “face to face”, che può limitare le opportunità di discussione, collaborazione e apprendimento sociale; oppure svilire gli aspetti legati alle competenze emotive e alla creatività, poiché alcuni studenti potrebbero sentirsi isolati o avere difficoltà a rimanere motivati senza la struttura di una classe tradizionale.

Infine, l'assenza di un contatto diretto con i docenti può portare ad un abbassamento del coinvolgimento personale e al rischio di abbandonare il corso o di frequentarlo passivamente.

Molti pedagogisti ritengono che una combinazione di entrambe le modalità, nota come "blended learning" possa offrire oggi un approccio equilibrato che sfrutta i vantaggi di entrambe le metodologie.

La chiave sta nell’adattare l'approccio educativo alle specifiche esigenze degli studenti e dei contenuti per massimizzare l'efficacia dell'apprendimento.

Scegliere allora tra formazione sincrona, asincrona e ibrida è una decisione critica che richiede un'analisi approfondita delle esigenze e degli obiettivi di apprendimento.

La flessibilità, il ritmo di apprendimento, la profondità del contenuto e l'interazione sono tutti fattori chiave da considerare. La formazione ibrida, che combina elementi di entrambe le modalità, può spesso massimizzare i benefici.

Ad esempio, le sessioni di discussione sincrona possono essere integrate in una formazione asincrona per promuovere l'interazione. È fondamentale valutare anche l'accessibilità tecnologica per garantire che tutti possano partecipare appieno.

Infine, il monitoraggio costante e l'adattamento sono cruciali per assicurare che la modalità scelta soddisfi sempre le esigenze in evoluzione. La scelta finale dovrebbe riflettere le circostanze specifiche e l'obiettivo principale di garantire un apprendimento efficace e coinvolgente.

Sherry Turkle è una sociologa, psicologa sociale e professore al MIT notevole per i suoi studi sull'impatto della tecnologia sulla società e le interazioni umane. Nel suo lavoro, solitamente esamina come la tecnologia, in particolare la comunicazione digitale e i dispositivi mobili, influenzi il modo in cui le persone comunicano, si connettono e si relazionano.

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Turkle spesso sottolinea la necessità di una "conversazione necessaria" come modo per le persone di comprendere sé stesse e gli altri. Questo concetto si basa sulla premessa che le conversazioni significative e profonde sono fondamentali per lo sviluppo delle relazioni interpersonali e dell'identità personale.

Citando alcuni dei suoi lavori, come Alone Together e Reclaiming Conversation l’autrice evidenzia come l'uso eccessivo della tecnologia possa minare le conversazioni significative e favorire una forma di connettività superficiale.

Le persone possono diventare dipendenti dai loro dispositivi digitali, distraendosi costantemente e riducendo la loro capacità di impegnarsi in conversazioni profonde e autentiche con gli altri. Che poi è spesso un ingrediente di formazione molto rilevante, soprattutto nei contesti aziendali e di educazione adulta.

Non dimentichiamo allora di essere consapevoli in fase di progettazione formativa dell'importanza di bilanciare l'uso della tecnologia con il tempo dedicato alle relazioni faccia a faccia, sensibilizzandoci sul fatto che una conversazione reale può aiutare a costruire empatia, comprensione reciproca e connessioni significative, aspetti che iniziano ad essere trascurati nell'era della formazione digitale.

In sintesi, la scelta tra formazione sincrona, asincrona o ibrida dipende dalle esigenze degli studenti, dagli obiettivi formativi e dalle risorse disponibili. È importante valutare attentamente i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna modalità per garantire un apprendimento efficace.

In molti casi, la formazione ibrida può rappresentare una soluzione ottimale, unendo il meglio delle due modalità principali per un'esperienza di apprendimento completa e personalizzata.

Ma in tutto questo è altrettanto importante guardare alle evoluzioni tecnologiche e come queste impatteranno sulla formazione digitale e quella “dal vivo”, come ad esempio il metaverso.

I prossimi passi dell'apprendimento, tra Realtà Aumentata, Virtual Reality, Metaverso e oltre

Come realtà digitale tridimensionale che si sta sviluppando rapidamente grazie a tecnologie come la Realtà Aumentata (AR), la Virtual Reality (VR) e altre soluzioni avanzate, offre una panoramica affascinante per il futuro della formazione a distanza.

Queste tecnologie promettono di trasformare radicalmente il modo in cui apprendiamo e insegniamo, introducendo esperienze immersive e coinvolgenti. Ad esempio, tramite la VR, gli studenti possono esplorare mondi virtuali, simulare situazioni complesse o persino immergersi in laboratori scientifici virtuali.

Queste esperienze possono consentire una comprensione pratica e approfondita dei concetti, andando oltre l'apprendimento basato su testo e video.

Immagine futuristica in cui una persona sfrutta strumenti di realtà aumentata e VR per fare formazione

Le opportunità offerte dal metaverso in termini di formazione sono diverse. La formazione basata sulla Realtà Aumentata può migliorare l'apprendimento fornendo informazioni sovrapposte al mondo reale attraverso dispositivi come occhiali intelligenti.

La Virtual Reality può trasportare gli studenti in ambienti virtuali completamente immersivi, ideali per simulazioni realistiche e interattive. Inoltre, il metaverso può favorire la collaborazione e la connettività globale, consentendo agli studenti di interagire e apprendere insieme indipendentemente dalla loro posizione fisica.

Tuttavia, ci sono anche sfide e svantaggi da considerare. L'adozione di queste tecnologie richiede hardware e software costosi, il che potrebbe continuare limitare sempre di più l'accessibilità per coloro che non possono permettersi dispositivi compatibili e connessioni adeguate.

Le frontiere della formazione a distanza stanno subendo un'accelerazione straordinaria grazie agli avanzamenti tecnologici previsti per i prossimi decenni.

In questo futuro prossimo, come abbiamo visto, il microlearning potrà diventare una modalità dominante di apprendimento, consentendo agli studenti di accedere a contenuti educativi altamente concentrati e personalizzati, perfetti per il mondo sempre più frenetico in cui viviamo.

I podcast educativi saranno ampiamente diffusi, offrendo lezioni e discussioni accessibili in qualsiasi momento e ovunque, rendendo l'apprendimento flessibile e adattabile alle esigenze degli studenti.

Ma poi l'intelligenza artificiale e il machine learning rivoluzioneranno ancora la didattica, offrendo sistemi di tutoraggio e assistenza altamente personalizzati. Questi tool saranno in grado di monitorare costantemente il progresso degli studenti, identificare le aree di difficoltà e fornire feedback e suggerimenti mirati per il miglioramento.

Ci si aspetta anche che l'IA contribuirà all'automatizzazione di alcuni compiti amministrativi, consentendo agli educatori e ai docenti di concentrarsi maggiormente sull'insegnamento e sull'interazione con gli studenti.

Altre rivoluzioni tecnologiche in arrivo includono la blockchain per la verifica delle credenziali educative in modo sicuro e trasparente e lo sviluppo di reti 5G ultraveloci che garantiranno un accesso globale e istantaneo alla formazione a distanza.

Tuttavia, mentre la formazione a distanza abbraccia queste nuove tecnologie, ci sono sfide da affrontare, come la sicurezza dei dati, la privacy e l'equità nell'accesso.

Se guardiamo ai prossimi decenni, dobbiamo immaginare una formazione aziendale a distanza altamente personalizzata, flessibile e accessibile grazie a una serie di innovazioni tecnologiche, ma sarà cruciale affrontare queste sfide emergenti per garantire un futuro educativo equo e inclusivo.

Nel contesto dell'evoluzione della formazione a distanza e dell'uso diffuso delle tecnologie avanzate previste per futuro, inoltre, è essenziale considerare il concetto di "digital wellbeing" o benessere digitale.

Con l'incremento delle interazioni online e dell'uso prolungato di dispositivi digitali, sorgono già oggi preoccupazioni legate alla salute mentale e al benessere di chi intraprende un percorso formativo. 

Mentre le tecnologie avanzate migliorano l'esperienza di apprendimento e l'accessibilità, al contempo possono anche causare stress, dipendenza da dispositivi e isolamento sociale. Gli educatori e i progettisti di programmi formativi dovranno sempre di più bilanciare l'adozione delle nuove tecnologie con un'attenzione costante al benessere degli studenti.

Questo potrebbe comportare la promozione di abitudini sane nell'uso delle tecnologie, l'integrazione di pause e momenti di stacco nelle esperienze di apprendimento online, e il sostegno attivo per il benessere emotivo degli studenti attraverso risorse di supporto psicologico.

Immaginiamo sempre di più, allora una formazione ibrida che sia attenta alla valenza dell’apprendimento e ai suoi risultati attesi, ma contemporaneamente non perda l’impronta pedagogica che da sempre ha a cuore anche il benessere e la crescita della persona.


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Giulio Beronia
Autore GilityGenerational Workforce Strategist 

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