PNRR e formazione in Italia: l'impatto per le PMI

Mariagrazia Repola10 minuti
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PNRR e formazione in Italia: l'impatto per le PMI
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Ammettiamolo, non stiamo vivendo anni semplicissimi. Stiamo assistendo a cambiamenti epocali, mai visti prima, che stanno completamente ridisegnando non solo la nostra quotidianità e le nostre abitudini, ma anche il modo di interfacciarsi alle cose, a interpretare con un occhio diverso, di certo più critico, gli avvenimenti e tutto quello che ci circonda.

Il mondo sta cambiando suona quasi come un eufemismo, specialmente dopo la pandemia di COVID-19. Sono infatti tantissimi gli interventi proposti da parte delle potenze mondiali, e quelli in programma, per riportare equilibrio e migliorare il benessere sociale ed economico delle persone. 

In Italia, le iniziative più impattanti e discusse del momento, riguardano il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Di cosa si tratta?

PNRR: il piano per risollevare l'Italia

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è un piano strategico di investimenti e riforme. È stato approvato nel 2021 dal governo italiano nell'ambito del programma europeo Next Generation EU, un fondo da 750 miliardi di euro per la ripresa europea. Lo scopo del PNRR è quello di risollevare e rilanciare l'economia italiana dopo la crisi pandemica di COVID-19. 

L'Italia poi ha presentato Italia Domani, il Piano di Ripresa e Resilienza che si impegnerà per rendere l'economia del nostro Paese più forte, sostenibile e inclusiva.

Cosa prevede il PNRR?

Il piano prevede una serie di interventi mirati in diversi settori, nello specifico ruota intorno a tre grandi poli: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale. L'obiettivo è appunto quello di promuovere la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e il rafforzamento del paese.

Attraverso l'insieme di risorse nazionali e fondi europei, si prospetta che il PNRR contribuirà in modo significativo a ridurre i divari territoriali, quelli generazionali e di genere

la bandiera italiana e la bandiera dell'unione europea affiancate

La mission del PNRR

Il Piano si articola in 6 Missioni:

  • Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura;

  • Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica;

  • Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile;

  • Istruzione e Ricerca;

  • Inclusione e Coesione;

  • Salute.

Ogni Missione prevede tutta una serie di riforme necessarie per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

  1. Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura

Un progetto articolato e complesso su cui diventa sempre più fondamentale insistere, in un mondo che ormai corre veloce ed è sempre più digitalizzato. L’obiettivo della prima Missione è quello di accelerare la trasformazione digitale del Paese, sostenere l’innovazione del sistema produttivo, e investire in turismo e cultura.

2. Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica

I passi da fare in questo campo sono tanti e la strada è ancora lunga, ma è necessario intervenire subito per migliorare la sostenibilità del sistema economico, assicurando al contempo una transizione ambientale equa e inclusiva. La seconda missione quindi si concentrerà ad arrestare i cambiamenti climatici in corso, ormai sempre più impattanti nelle nostre vite.

3. Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile

L'obiettivo della terza Missione è quello di investire in un’infrastruttura di trasporto moderna, sostenibile ed estesa a tutte le aree del Paese, con attenzione particolare nel Mezzogiorno.

4. Istruzione e Ricerca

La quarta Missione è amplia e complessa, e abbraccia una macro categoria su cui diventa necessario investire. Parliamo del campo della Formazione, Istruzione e Ricerca; dal miglioramento e ampliamento dei servizi di istruzione e formazione al rafforzamento delle competenze digitali e tecnico-scientifiche.

Non dimentichiamo che questo è l'anno europeo delle competenze, un motivo in più per compiere un ulteriore passo in avanti investendo principalmente nelle nuove generazioni e garantendo una formazione continua ai lavoratori di oggi e di domani.

La formazione in Italia è un tasto delicato, soprattutto allo stato attuale e in questo clima d'incertezza per la parte più giovane del nostro Paese. In Italia quasi il 30% dei giovani che non studiano e non lavorano hanno un'età compresa tra i 20 e i 34 anni, un dato altissimo se lo si confronta con quello europeo (il 16,4%).

L'obiettivo delle riforme sulla formazione è quello creare basi solide per il futuro di questa fascia della popolazione, sicuramente quella che ha più risentito della crisi pandemica di COVID-19. La Missione 4 dovrà intervenire su tutto il ciclo dell’istruzione e della ricerca, migliorando le competenze di base e battere sulla riduzione dei tassi di abbandono scolastico.

Gli investimenti previsti sono mirati per facilitare l’accesso all’istruzione universitaria, grazie a nuove borse di studio, garantendo anche più opportunità per i giovani ricercatori, con l’estensione dei dottorati di ricerca. 

5. Inclusione e Coesione

Il punto 5 del Piano prevede un programma nazionale per garantire l'occupabilità dei lavoratori facilitando la partecipazione al mercato del lavoro, anche attraverso la formazione, rafforzando le politiche del lavoro e favorendo l’inclusione sociale. Inoltre sono previste manovre per garantire maggiore sostegno alle persone vulnerabili, non autosufficienti e con disabilità.

6. Salute

Gli obiettivi della Missione Salute prevedono di rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari, modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario e garantire equità di accesso alle cure.

Gli Obiettivi del PNRR per la Formazione in Italia

Perché è fondamentale investire nella Formazione, soprattutto per i più giovani? Perché la mancanza di prospettive e di opportunità di sviluppo sta aumentando sempre più il tasso di emigrazione giovanile. Allo stesso tempo, una formazione scolastica inadeguata implica disastrosi ritardi nelle competenze dei futuri lavoratori.

Le azioni del PNRR mirano quindi a recuperare il potenziale delle nuove generazioni e a costruire un ambiente istituzionale e di impresa adeguato, stabile e saldo per favorire le loro competenze. Lo scopo è quello di rendere i giovani i degni protagonisti della società e non più spettatori passivi di un mondo in divenire.

Quali sono gli obiettivi specifici del PNRR per la formazione in Italia?

Alfabetizzazione digitale

La digitalizzazione e l'innovazione sono gli strumenti necessari per modernizzare il Paese. L'obiettivo è proprio quello di migliorare le competenze digitali della popolazione italiana. È necessario intervenire sulla connettività per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.

Questo includerà sia l'alfabetizzazione digitale di base, e quindi l'utilizzo dei computer e di Internet, sia competenze più avanzate come la programmazione, il machine learning e l'analisi dei dati.

Si prevede anche un implemento della digitalizzazione scolastica, migliorando così l'accesso alle tecnologie digitali nelle scuole, promuovendo l'uso di strumenti e risorse digitali nell'insegnamento e nell'apprendimento.

La digitalizzazione è considerata come un progetto esteso e trasversale. L’Italia a oggi si posiziona al venticinquesimo posto in Europa come livello di digitalizzazione e gli investimenti in digitalizzazione e innovazione sono ancora troppo pochi rispetto al resto d’Europa. L'obiettivo è garantire l'alfabetizzazione digitale a tutti, anche a quella parte di popolazione oggi esclusa.

Questa Missione ha un impatto diretto sui giovani perché mira a migliore le opportunità nel mercato del lavoro e va a rafforzare le loro competenze digitali.

Formazione in green economy

Il Piano intende formare una forza lavoro che possa sostenere una transizione verso un'economia circolare e più verde.

Questo includerà la formazione su competenze specifiche riguardo l'energia rinnovabile, l'efficienza energetica, la gestione sostenibile dei rifiuti e ad altre aree correlate all'economia verde.

L’impatto sui giovani viaggerà su due binari. Questi hanno una sensibilità più forte per i temi legati all’ambiente rispetto alle generazioni precedenti. Inoltre saranno i principali beneficiari della creazione di posti di lavoro nei settori di sviluppo della green economy.

Tra gli obiettivi spicca quindi promuovere la formazione di imprenditori e professionisti dell’economia verde, fornendo competenze di gestione aziendale sostenibile e incoraggiando la creazione di nuove imprese green, incentivando l'utilizzo di risorse naturali, e promuovendo il riciclo e l'utilizzo efficiente delle materie prime.

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Formazione professionale continua

La formazione è uno dei punti cardine su cui punta molto il PNRR, diventando uno dei focus primari della propria strategia. Il Piano riconosce l'importanza dell'apprendimento anche nell'ambito professionale.

La formazione professionale continua è essenziale per consentire ai lavoratori di acquisire e aggiornare le competenze necessarie, fare upskilling e reskilling, per far fronte alle sfide e alle opportunità dei cambiamenti tecnologici, economici e sociali.

L'obiettivo è incentivare la formazione professionale continua, in modo che i lavoratori possano continuamente aggiornare le loro competenze e rimanere competitivi nel mercato del lavoro.

Il PNRR prevede l'implementazione di programmi di formazione e aggiornamento delle competenze per i lavoratori, sia occupati che non, per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro sempre più in rapida evoluzione.

Inoltre favorisce la collaborazione tra imprese e istituti di formazione professionale per garantire che i programmi formativi siano allineati alle esigenze delle imprese e dei lavoratori. 

Un punto chiave sarà ovviamente promuove l'utilizzo delle tecnologie digitali nell'erogazione della formazione professionale continua, consentendo l'accesso a corsi online, piattaforme di apprendimento virtuale e strumenti di formazione digitali.

Potenziamento dell'istruzione tecnica e professionale

Il PNRR prevede il potenziamento dell'istruzione tecnica e professionale come parte delle sue misure per migliorare il sistema educativo italiano, rafforzare l'istruzione e la formazione professionale.

L'istruzione tecnica e professionale ha un ruolo cruciale nel fornire competenze specifiche e pratiche che sono richieste dal mercato del lavoro.

Si parte da una necessità, e cioè preparare in modo adeguato i giovani per il mercato del lavoro e soddisfare le esigenze delle imprese rendendoli altamente competitivi e spendibili.

Bisogna assolutamente sviluppare nuovi programmi formativi che rispondano alle esigenze specifiche dei settori emergenti e in crescita dell'economia, ma anche aggiornare i contenuti formativi dell'istruzione.

Purtroppo nei cicli di istruzione inferiore, il divario italiano rispetto agli standard europei è evidente, ma c'è da registrare anche una bassissima domanda di innovazione e capitale umano altamente qualificato da parte del mondo delle imprese.

Inclusione e riduzione del disagio scolastico

Partiamo da un dato preoccupante e che fa riflettere: il disagio scolastico degli studenti italiani.

In Italia il tasso di abbandono scolastico è del 3,8% nelle scuole secondarie di primo grado; questo è purtroppo correlato a disuguaglianze di reddito e a un maggior tasso di povertà e di deprivazione materiale.

Il numero aumenta nei cicli di istruzione successiva. Il 14,5% dei giovani italiani, compresi tra 18 e 24 anni, ha un livello di istruzione non superiore a quello secondario di primo grado. Gli studenti italiani di 15 anni si collocano al di sotto della media OCSE in lettura, matematica e scienze.

L’abbandono scolastico e i divari di competenze sono certamente connessi. Il non aver conseguito le necessarie competenze di base è infatti una delle principali cause dell’abbandono scolastico.

Il PNRR punta a migliorare l'istruzione per gruppi svantaggiati, a ridurre il tasso di abbandono scolastico precoce e a prevenire la dispersione scolastica, adottando strategie mirate. L'obiettivo è garantire una scuola inclusiva e di qualità, un diritto sacrosanto di cui ogni studente deve beneficiare. 

I giovani devono avere, prima di tutto, pari opportunità di apprendimento e sviluppo, senza distinzioni.

Formazione dei docenti

Agli studenti bisogna garantire programmi formativi adeguati, strutture idonee e sicure per accoglierli e ovviamente un corpo docenti in grado di fornire il miglior supporto e le conoscenze richieste per interfacciarsi al mondo del lavoro. E non solo.

Il PNRR comprende misure per migliorare la formazione dei docenti, in particolare in termini di competenze digitali e metodi pedagogici innovativi. Promuove quindi lo sviluppo delle competenze digitali del personale scolastico per assicurare un approccio accessibile, inclusivo e smart all’educazione digitale.

Il piano riconosce l'importanza di docenti ben preparati e motivati per fornire un'istruzione di qualità agli studenti. Il processo di rafforzamento delle competenze prevede anche una riforma che promuoverà la formazione continua in servizio, fondamentale per essere sempre aggiornati e al passo con i cambiamenti del mondo.

Ricerca e Innovazione

L’Italia resta ancora molto indietro per quanto concerne la spesa in R&S rispetto al resto d'Europa, tanto nel settore pubblico quanto in quello privato.

L'obiettivo del Piano è potenziare la capacità di ricerca dell'Italia attraverso la formazione di ricercatori e l'investimento in infrastrutture di ricerca.

Puntare quindi sull’innovazione e la diffusione delle tecnologie, rafforzare le competenze, favorire la transizione verso una economia basata sulla conoscenza.

Da segnalare poi investimenti sui giovani ricercatori e sulla creazione di partnership pubblico/private in campo nazionale oppure territoriale.

Inclusione e Coesione

Con la Missione Inclusione e Coesione il PNRR include obiettivi che mirano a ridurre le disuguaglianze, a promuovere l'accesso equo alle opportunità e a garantire una società più inclusiva. Questa Missione ha di certo un ruolo trasversale di grande rilievo in questo progetto ambizioso.

Prevede azioni che possano garantire un'equa istruzione e formazione a tutti, indipendentemente dal le condizioni socio-economiche o dal background, ma anche un sostegno reale e concreto al contrasto alle discriminazioni di genere.

Sono previsti investimenti in attività di upskilling, reskilling e life-long learning, che mirano a far ripartire la crescita della produttività e migliorare la competitività delle PMI e delle microimprese italiane.

Lo scopo è di aumentare il tasso di occupazione, facilitando le transizioni lavorative e dotando le persone di formazione continua e adeguata degli occupati, dei disoccupati e dei giovani. 

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Chi beneficerà del PNRR nel campo della formazione

Nell'ambito della formazione il PNRR aspira a intervenire sull'intero sistema educativo e formativo nel suo complesso, creando un ambiente aperto all'apprendimento, all'innovazione e favorendo all'inclusione.

La prima cosa da cui partire è senza dubbio ridurre le disuguaglianze nel campo dell’istruzione e perfezionare le condizioni necessarie per promuovere un'economia della conoscenza.

L'obiettivo è quello di creare opportunità di sviluppo e crescita per tutti promuovendo una società più equa e resiliente. 

È sempre il capitale umano la risorsa essenziale per un paese. Puntare sulle competenze e sulla formazione dei più giovani è, ancora di più in questo tempo, necessario. Chi saranno i potenziali beneficiari del PNRR nel campo della formazione? 

Giovani e studenti

Gli studenti e i giovani devono essere i primi beneficiari del PNRR. Come? Attraverso l'implementazione di interventi pensati per migliorare la qualità dell'istruzione, fornire risorse didattiche adeguate, promuovere l'inclusione e ridurre il disagio scolastico.

Gli investimenti in formazione devono garantire le giuste competenze ai giovani, preparandoli per il mercato del lavoro del prossimo futuro. Questo include l'alfabetizzazione digitale, le competenze STEM e la formazione per le professioni green.

Il potenziamento dell'offerta formativa e dell'innovazione didattica nelle scuole riguarderà quelle di ogni ordine e grado, anche il sistema universitario e della ricerca, con l'incremento dei finanziamenti, delle borse di studio, delle infrastrutture e dei progetti di collaborazione tra università, imprese e territori.

Ci si aspetta, anzitutto, un miglioramento qualitativo e un ampliamento quantitativo dei servizi di istruzione e formazione.

Non dimentichiamo che l’Italia è purtroppo il Paese dell’UE con il più alto tasso di ragazzi tra i 15 e i 29 anni non impegnati nello studio, nel lavoro o nella formazione (NEET).

Lavoratori in cerca di riqualificazione o upskilling

Il PNRR prevede programmi di formazione e riconversione professionale per aiutare le persone in cerca di lavoro e quelle che hanno bisogno di acquisire nuove competenze o aggiornare quelle esistenti, incoraggiando la riqualificazione e upskilling.

Queste misure possono includere competenze digitali, competenze green e altre skill tecniche o professionali che andranno a favorire l'employability e cioè la capacità di trovare, mantenere e cambiare lavoro in modo efficace e soddisfacente.

Tra l'altro, tra le cause dello scarso andamento della produttività di oggi, c’è proprio l’incapacità di approfittare delle molte opportunità legate alla rivoluzione digitale, un punto su cui il Piano si sta battendo molto. 

Professionisti del settore digitale e green

Delle sei Missioni previste dal PNRR, ne spiccano due dedicate alla transizione digitale e alla transizione ecologica, due ambiti strategici per lo sviluppo sostenibile del Paese.

Queste Missioni prevedono investimenti e riforme per potenziare le infrastrutture digitali, promuovere l'innovazione e la competitività delle imprese, incentivare le fonti rinnovabili, migliorare l'efficienza energetica e la gestione dei rifiuti, proteggere il patrimonio naturale e la biodiversità.

Per realizzare questi obiettivi, ovviamente il Piano prevede di sostenere la formazione e l'occupazione di professionisti qualificati nel settore sia digitale che green, campi in cui si prevede una forte domanda di competenze nei prossimi anni. Tutto ciò potrebbe includere la formazione avanzata in tecnologia digitale e sostenibilità ambientale.

Educatori e formatori

Altri beneficiari del PNRR nel campo della formazione saranno sicuramente educatori e formatori proprio perché, per garantire il raggiungimento degli obiettivi di formazione, è necessario avere un corpo docenti qualificato.

Gli insegnanti e i docenti saranno quindi beneficiari delle misure previste dal PNRR per la formazione continua e l'aggiornamento professionale, compresa la formazione sulla didattica digitale, sulla didattica STEM o sulla formazione in competenze green.

Educatori e formatori avranno quindi l'opportunità di aggiornare le proprie conoscenze e metodologie, di accedere a nuove risorse e strumenti, e di essere protagonisti attivi nel contribuire allo sviluppo di un sistema educativo più inclusivo, equo e sostenibile.

Imprenditori e PMI

In ambito aziendale, possibili beneficiari del PNRR e dei programmi di formazione saranno gli imprenditori e le piccole e medie imprese (PMI).

Le misure previste serviranno a incentivare la promozione della formazione professionale, lo sviluppo delle competenze richieste dal mercato del lavoro e l'innovazione, migliorando di conseguenza le competenze dei professionisti riguardo le esigenze di settore.

Il Piano prevede investimenti mirati a potenziare le competenze digitali, la sostenibilità ambientale e sociale, l'innovazione e la competitività delle imprese italiane. Ciò contribuirà a rafforzare il tessuto produttivo del Paese e a creare nuove opportunità di crescita e occupazione.

Come il PNRR Potenzierà le Competenze per il Futuro

Il PNRR ha come obiettivo quello di implementare le competenze dei cittadini, in particolare quelle digitali e trasversali, per favorire l'occupabilità, oltre a diversità e inclusione in azienda.

Per raggiungere questo obiettivo, il Piano prevede una serie di interventi che riguardano tutti i livelli di istruzione e formazione, dalla scuola dell'infanzia all'università, passando per l'istruzione professionale, la formazione continua e l'apprendimento per fornire competenze pratiche e specifiche richieste dal mercato del lavoro.

Si tratta di un’opportunità per la crescita del nostro Paese e per un rilancio economico pensato soprattutto a favore delle generazioni future. Punta soprattutto nel promuovere le competenze digitali, green e STEM, le più richieste e considerate le competenze del futuro.

In questo modo si prepareranno gli studenti ai nuovi fabbisogni formativi richiesti dalla transizione verde e dalla transizione digitale. Un altro obiettivo è quello di garantire pari opportunità e uguaglianza di genere rispetto alle materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), alla computer science e alle competenze multi-linguistiche.

Grafica digitale che rappresenta la globalizzazione dei dati, allusiva all'innovazione nell'EdTech e nell'AI.

Si comincia quindi dalla scuola, la più importante Istituzione che una società ha. Le riforme in atto vogliono creare una scuola che sia prima di tutto innovativa, sostenibile, e inclusiva.

Bisogna garantire un nuovo sistema educativo per difendere il diritto allo studio, incrementare le competenze digitali e tutte quelle capacità che permetteranno a studenti e giovani di affrontare le sfide che ci attendono nei prossimi anni.

Gli investimenti mirati nella formazione attraverso il Piano contribuiranno ad affrontare la crescente domanda di competenze digitali, green e STEM, fornendo agli individui le conoscenze e le capacità necessarie per prosperare nell'economia di domani.

Ciò porterà a un'evoluzione positiva delle competenze della forza lavoro, stimolando l'innovazione, la competitività e lo sviluppo sostenibile dell'Italia.

Come le PMI possono sfruttare il PNRR

Abbiamo visto che anche le PMI e gli imprenditori possono beneficiare delle opportunità offerte dal PNRR grazie a diversi incentivi e soluzioni. Le iniziative sono state pensate per rafforzare la competitività delle aziende, ma anche per agire sull'innovazione e sostenibilità.

Ciò mira a innalzare il potenziale di crescita del sistema economico, favorendo la transizione verso un modello di sviluppo fondato sulla conoscenza, dando così resilienza e sostenibilità alla crescita del Paese.

Il Piano prevede una serie di misure a sostegno delle PMI che, aderendovi, posso ricalibrare il proprio modello di business e abbracciare una reale trasformazione nel campo del digitale e della sostenibilità.

È possibile accedere a incentivi alla formazione per finanziare progetti di formazione continua e qualificazione del personale, con l'obiettivo di aumentare le competenze digitali, green e trasversali dei lavoratori.

Le opportunità per le PMI in tema di digitalizzazione non sono correlate solo agli investimenti, ma anche a servizi come il rafforzamento dei livelli di cybersecurity, oppure la possibilità di poter usufruire di reti ultraveloci. Da segnalare anche gli investimenti per promuovere l’internazionalizzazione delle aziende.

Sono a disposizione diversi fondi per la formazione finanziata che offrono condizioni agevolate per sostenere progetti di innovazione, sviluppo e transizione ecologica. Le PMI possono ottenere questi finanziamenti per avviare o espandere le proprie attività, investire in R&S, adottare tecnologie avanzate o implementare progetti a impatto ambientale positivo.

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Tra i diversi fondi, il Piano prevede anche maggiore sostegno all’imprenditoria femminile e un intervento specifico di definizione di un Sistema Nazionale di Certificazione della Parità di Genere.

Abbiamo anche programmi di sostegno all'innovazione, come sostegno finanziario per lo sviluppo di progetti innovativi per favorire lo sviluppo di nuovi prodotti o servizi, acquisire macchinari ma anche per agevolare la crescita di startup.

Il PNRR pone un'attenzione particolare sulla transizione verso un'economia sostenibile e verde. Le PMI possono beneficiare di incentivi e sostegno finanziario per adottare pratiche sostenibili. Ciò può portare a vantaggi competitivi, risparmi sui costi energetici e una migliore reputazione aziendale, rendendo un'organizzazione anche più attrattiva per i talenti.

Previsioni: l'impatto a lungo termine del PNRR sulla formazione per le PMI

L'obiettivo delle misure del PNRR è quello di aumentare la produttività, la competitività e la resilienza delle PMI, rendendole in grado di affrontare le sfide del mercato globale e della transizione ecologica.

Per sfruttare al meglio le opportunità del Piano, le PMI devono essere pronte a cogliere le sfide e le trasformazioni imposte dal contesto economico e sociale.

Per questo è fondamentale che adottino una visione strategica e proattiva, basata su una pianificazione accurata, una gestione efficiente delle risorse e una cultura dell'innovazione e della qualità.

Si prevede che l'impatto a lungo termine del PNRR sulla formazione per le PMI sarà significativo e duraturo, soprattutto aiuterà a colmare i gap grazie a investimenti in chiave digitale, tecnologica e green. Inoltre si prevede la creazione di nuove imprese dovuta allo sviluppo di un ambiente economico più attrattivo.

La formazione è uno strumento fondamentale per accompagnare il processo di innovazione e digitalizzazione delle imprese, sviluppare le competenze dei lavoratori e dei dirigenti, promuovere la cultura dell'apprendimento permanente e attrarre talenti.

Le PMI possono sfruttare il PNRR non solo accedendo ai finanziamenti e agli incentivi previsti, ma anche partecipando attivamente alla progettazione e alla realizzazione delle azioni formative, in collaborazione con gli enti pubblici, il sistema educativo, il mondo della ricerca e le altre imprese. 

Sfide del PNRR per la formazione in Italia

Gli obiettivi del PNRR per la formazione in Italia sono senza dubbio ambiziosi, ma sono davvero realizzabili? Sono tante le sfide da affrontare per raggiungere i risultati desiderati.

L'implementazione del PNRR richiede una pianificazione e un coordinamento tra le diverse istituzioni coinvolte nel settore dell'istruzione e della formazione. La cooperazione tra il governo centrale, le regioni, le scuole, le università, le imprese e altre parti interessate sarà essenziale per assicurare un'implementazione coerente delle misure previste.

Inoltre si tratta di una serie di riforme che dovrà essere attuata in un arco di tempo lungo, di diversi anni. Sarà importante garantire che le azioni pianificate siano attuate tempestivamente per massimizzare gli effetti positivi e che siano costantemente monitorate per capire dove bisogna insistere e cosa migliorare.

Una sfida importante sarà quella di garantire che le misure del PNRR raggiungano anche le aree svantaggiate, come le zone con bassa accessibilità ai servizi, e che raggiungeranno tutte le fasce della popolazione italiana.

Come abbiamo visto l'Italia ha una delle più alte percentuali di disoccupazione giovanile in Europa e uno dei tassi più bassi di occupazione femminile.

Il Piano dovrà quindi promuovere programmi di formazione professionale e di riqualificazione per favorire l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e combattere la disoccupazione.

Le PMI rappresentano una parte significativa del tessuto economico italiano e sarà importante coinvolgerle attivamente nell'implementazione delle misure del PNRR nel settore della formazione. Sarà necessario fornire supporto specifico per superare queste sfide e garantire che possano beneficiare appieno delle opportunità offerte.

Le aziende devono analizzare la propria situazione e definire una strategia formativa coerente con gli obiettivi del PNRR e con le proprie esigenze, scegliendo i percorsi formativi più adatti per i propri dipendenti, tenendo conto delle competenze da sviluppare, la gestione del budget, le modalità di erogazione e della durata.

Superare queste sfide richiederà una forte collaborazione tra le diverse realtà, e non dobbiamo sottovalutare nemmeno le differenze regionali del nostro Paese, che comunque pesano.

immagine di una persona che lavora al computer e una mappa mentale affiancata

Il Futuro della Formazione in Italia con il PNRR

Il PNRR è stato presentato come un piano mai attuato prima d'ora che svolge e svolgerà un ruolo cruciale nel plasmare il futuro del lavoro e della formazione in Italia. Le iniziative previste rappresentano un'opportunità per investire sulle persone, migliorare le competenze e perpetuare l'adattamento alle sfide dell'economia globale.

Il Piano riconosce l'importanza delle competenze per affrontare le sfide future e promuovere la competitività economica. Le iniziative di formazione e sviluppo consentiranno di acquisire competenze tecniche, digitali, imprenditoriali e sostenibili necessarie per il mercato del lavoro.

Le riforme sono state elaborate per implementare l'uso delle nuove tecnologie, promuovendo la trasformazione digitale nelle aziende. Questo favorirà la creazione di posti di lavoro basati sulle competenze del futuro.

Le azioni dei Piano mirano a ridurre le disuguaglianze, promuovere l'accesso equo alle opportunità e sostenere gli individui svantaggiati o con bisogni specifici. Il PNRR promuove la transizione verso un'economia verde e sostenibile.

Sarà fondamentale sviluppare skill legate alla sostenibilità ambientale, che favoriranno la creazione di nuove opportunità di lavoro nel settore delle energie rinnovabili, dell'efficienza energetica, dell'economia circolare e di altre aree sostenibili.

Il PNRR promuove la collaborazione tra il settore pubblico e privato, le istituzioni accademiche, i centri di ricerca e le organizzazioni della società civile.

Questa sinergia favorirà l'interconnessione tra l'istruzione, la formazione e il mondo del lavoro, garantendo un allineamento tra le competenze richieste e quelle fornite.

L'impegno nell'attuazione efficace del PNRR avrà un impatto duraturo sulla formazione, sul mercato del lavoro e sulla prosperità del Paese nel lungo termine.

Tutto questo è davvero possibile? Noi ce lo auguriamo davvero.

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Mariagrazia Repola
Autrice GilityCopywriter

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