Sicurezza sul lavoro in Italia, l’importanza della formazione e della cultura. Intervista a Giancarlo Restivo

Federica Bulega3 minuti
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Sicurezza sul lavoro in Italia, l’importanza della formazione e della cultura. Intervista a Giancarlo Restivo

Il tema della salute e sicurezza sul lavoro in Italia rappresenta un ambito fondamentale in cui l'innovazione e l'adeguamento normativo si incontrano per disegnare un futuro di lavoro sicuro e inclusivo.

Questa conversazione con Giancarlo Restivo, esperto del settore e docente Gility sui temi della Salute e Sicurezza, getta luce su come, nonostante i progressi significativi e un quadro normativo all'avanguardia, permangano sfide da affrontare e opportunità di sviluppo.

Tra innovazione tecnologica, cultura della prevenzione e inclusione delle nuove generazioni nel discorso sulla sicurezza, l'intervista esplora i diversi aspetti di un tema tanto complesso quanto cruciale, delineando le priorità per un ambiente di lavoro che sia davvero sano e sicuro per tutti.

Come valuti lo stato dell’arte in Italia in materia di salute e sicurezza sul lavoro?

Lo stato dell'arte in Italia in materia di salute e sicurezza sul lavoro è in costante miglioramento, ma ci sono ancora molte aree in cui è necessario intervenire.

Da un lato, il quadro normativo italiano è tra i più completi e aggiornati a livello internazionale. Il Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/2008) ha introdotto importanti novità in termini di prevenzione, formazione e informazione dei lavoratori.

Dall'altro lato, la realtà lavorativa italiana è molto variegata e complessa, e questo rende difficile garantire condizioni di lavoro sane e sicure a tutti i lavoratori. In particolare, sono ancora elevati i livelli di infortunio e malattia professionale nei settori dell'edilizia, dell'agricoltura e del manifatturiero.

Quali sono le priorità per garantire a chi lavora condizioni di lavoro sane e sicure?

Importante per me fare il punto sulle tre principali: migliorare la cultura, promuovere la prevenzione e garantire l'applicazione delle norme. Vediamole nel dettaglio.

  • Migliorare la cultura della sicurezza sul lavoro: è necessario diffondere una cultura della sicurezza che coinvolga tutti i soggetti coinvolti, dai lavoratori alle imprese, dalle istituzioni alle associazioni. Personalmente come Presidente di Nuova Organizzazione d’Imprese ho sempre promosso l’unità d’intenti tra Datori di Lavoro e Lavoratori, che una certa mentalità vuole contrapposti.

  • Promuovere la prevenzione: la prevenzione è la strategia più efficace per ridurre il numero di infortuni e malattie professionali. È necessario investire in formazione, informazione e controlli, a partire dal datore di lavoro. La formazione obbligatoria del datore di lavoro è una mia proposta, che attraverso la Nazionale Italiana Sicurezza sul Lavoro di cui sono Segretario Generale è in fase di attuazione da parte degli enti governativi e la vedo come l’atto di prevenzione più efficace, perché è il datore di lavoro che impronta la propria azienda. Inoltre, è necessario, e su questo abbiamo una proposta al vaglio, introdurre la Sicurezza sul lavoro all’interno del percorso di educazione civica nelle scuole. I giovani sono i lavoratori del domani e non possiamo scordarlo.

  • Garantire l'applicazione delle norme: è necessario rafforzare i controlli e le sanzioni per garantire l'applicazione delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Come Nazionale Italiana Sicurezza sul Lavoro abbiamo promosso e promuoviamo la sinergia tra Enti ispettivi e Aziende e questo si è concretizzato anche con la partnership con numerose ATS che ci hanno sempre dato tutto il loro supporto.

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Perché è importante trasmettere ai lavoratori la cultura e la passione per la sicurezza?

La cultura e la passione per la sicurezza sono fondamentali per garantire un ambiente di lavoro sano e sicuro. I lavoratori devono essere consapevoli dei rischi presenti sul lavoro e devono essere motivati ad adottare comportamenti sicuri.

Vediamo tre modi per farlo:

  • Iniziare dalla formazione: la formazione è il primo passo per diffondere la cultura della sicurezza. La formazione deve essere periodica e deve essere rivolta a tutti i lavoratori, a prescindere dal loro ruolo e dalla loro esperienza. Ma soprattutto i formatori devono essere prima appassionati a essa. Senza buoni formatori non si avranno buoni corsi di formazione. Per questo stimo il lavoro svolto dall’AiFOS nel territorio, e di cui sono stato consigliere nazionale per due mandati. Elevare la qualità dei formatori è la base per migliorare il livello di formazione in materia. Non si può trasmettere una passione che non si ha.

  • Creare un ambiente di lavoro positivo: un ambiente di lavoro positivo, in cui la sicurezza è una priorità, favorisce l'adozione di comportamenti sicuri. Questo può avvenire solo se l’azienda viene vista come “Comunità che comunica dei valori”. Quando entro in una casa devo adattarmi alla sensibilità che incontro. Se l’azienda comunica già in se stessa uno standard maggiore di sensibilità al tema il lavoratore non può far altro che conformarsi.

  • Coinvolgere i lavoratori: i lavoratori devono essere coinvolti nella definizione e nell'attuazione delle misure di sicurezza. Tutti devono essere partecipi. La Sicurezza sul lavoro è un valore che si costruisce con il contributo di tutti, non può essere prodotta dal singolo individuo ma ha bisogno della sinergia di ognuno di noi “La sicurezza sul lavoro si fa in squadra” abbiamo come motto in Nazionale e credo che dia il senso di quello che voglio dire.

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Innovazione tecnologica: come la ricerca può contribuire alla prevenzione degli incidenti sul lavoro?

L'innovazione tecnologica può contribuire in modo significativo alla prevenzione degli incidenti sul lavoro. Le nuove tecnologie possono essere utilizzate per:

  • Migliorare la valutazione dei rischi: le nuove tecnologie possono essere utilizzate per sviluppare strumenti e metodi innovativi per la valutazione dei rischi. Anche se la tecnologia non potrà mai superare l’umano, può esserne al servizio. L’IA e il Metaverso in termini di realtà aumentata sono strumenti che da sempre promuovo come strumenti facilitatori di soluzioni per sviluppare sicurezza sul lavoro risolutiva e rispondente ai cambiamenti contemporanei.

  • Promuovere la prevenzione: le nuove tecnologie possono essere utilizzate per sviluppare strumenti e servizi per la promozione della prevenzione. Il Metaverso può simulare intere realtà e strumenti che possono essere pre-vissuti senza pericolo per il lavoratore. Ho mostrato degli esempi all’Università di Trieste dove, scansionando la prova d’evacuazione di un’importante realtà, sono riuscito a farla rivivere in prima persona a tutto il pubblico presente. Una vera rivoluzione poter fare una prova d’evacuazione a 360 gradi ed essere fisicamente seduti in sala riunioni.

  • Rendere i luoghi di lavoro più sicuri: le nuove tecnologie possono essere utilizzate per sviluppare sistemi e dispositivi per rendere i luoghi di lavoro più sicuri. Strumenti di rilevazione o di identificazione oggi potrebbero evitare molti degli incidenti che le cronache ci raccontano, basterebbe solo incentivarne l’uso. La nuova generazione, più digital-friendly sicuramente saprà implementare questo contesto. 

In sintesi, alcuni esempi strutturati di come l'innovazione tecnologica può contribuire alla prevenzione degli incidenti sul lavoro sono:

  • L'utilizzo di droni per la sorveglianza dei luoghi di lavoro: i droni possono essere utilizzati per monitorare i luoghi di lavoro e rilevare situazioni di pericolo.

  • L'utilizzo di sensori per il rilevamento dei rischi: i sensori possono essere utilizzati per rilevare la presenza di rischi, come la presenza di gas tossici o la vicinanza a linee elettriche.

  • L'utilizzo di realtà virtuale e aumentata per la formazione alla sicurezza: la realtà virtuale e aumentata possono essere utilizzate per creare ambienti di formazione realistici e coinvolgenti.

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Quali sono i nuovi trend e temi di cui tenere conto per garantire un ambiente sicuro?

  • L'aumento della digitalizzazione e dell'automazione: la digitalizzazione e l'automazione stanno cambiando il modo in cui lavoriamo, e questo comporta nuovi rischi per la sicurezza.

  • La salute mentale e il benessere psicofisico dei lavoratori: la salute mentale e il benessere psicofisico dei lavoratori sono fondamentali per garantire un ambiente di lavoro sano e sicuro e l’era post-covid ancora dovrà fare i conti con parecchie ferite.

È necessario affrontare questi nuovi trend e temi per garantire un ambiente di lavoro sano e sicuro a tutti i lavoratori.


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Federica Bulega
Autrice GilityDirector of Content & Co-founder

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