Forum HR 2025: AI e competenze umane per la nuova performance delle organizzazioni
Indice
Qual è il livello di adozione dell’AI nelle aziende? Quali sono le competenze oggi necessarie per affrontarne l’impatto e le nuove sfide della formazione in un contesto che evolve più velocemente delle organizzazioni?
Abbiamo parlato di tutto questo al Forum Risorse Umane 2025, il principale appuntamento italiano dedicato al people management, alle risorse umane e al learning & development, dove anche quest’anno abbiamo portato la nostra visione sul palco.
Oltre 4.000 HR, leader del settore e decision maker hanno partecipato all’evento, ascoltando il nostro talk show, moderato da Flavio Molinari, Co-founder & CSO di Gility, che ha coinvolto voci d'eccezione: Jason Cox, Country Leadership & Competence Leader di IKEA Italia, Manuela TrenAni Maggi, Chief HR Officer di Havas, e Monica Magri, Executive Advisor & Coach.
A differenza degli anni passati, abbiamo scelto di includere diversi colpi di scena: un’intervista doppia che ha messo due professionisti HR a confronto sulle stesse domande per far emergere le diverse prospettive, una sfida in tempo reale “AI Battle” con un avatar AI e alcune riflessioni sulla nostra ricerca 2025.
Botta e HRisposta: l'intervista doppia
Il talk si è aperto con la proiezione del video Botta e HRisposta, un’intervista doppia tra Jason Cox e Monica Magri, che ha indagato su come l’Intelligenza Artificiale sta trasformando il lavoro, quali skill umane restano indispensabili e cosa serve davvero ai leader per guidare team in cui persone e AI collaborano ogni giorno. Un contenuto capace di introdurre il pubblico nel cuore del dibattito.
L’AI Battle: esperienza umana vs algoritmo
Uno dei momenti più coinvolgenti, e che ha letteralmente catturato l’attenzione della platea, è stata la nostra AI Battle.
Abbiamo simulato una situazione reale: un amministratore delegato che chiede a Jason Cox di risolvere un problema concreto di IKEA, le file alle casse, in 15 minuti.
Jason ha coinvolto l’avatar per elaborare una soluzione mostrando quanto il connubio tra esperienza e capacità analitica sia una soluzione immediata e vincente.
Il risultato? Non un vincitore, ma una consapevolezza condivisa: l’AI potenzia, ma non sostituisce. Il valore nasce dall’integrazione.
“La sfida non è diventare meno umani, ma più umani. Occorre dare forma e dimensione alla paura, costruendo una visione in cui persone e tecnologia lavorano insieme.” — Jason Cox
AI e formazione: cosa dicono davvero le aziende italiane
Infine, sul palco abbiamo presentato in anteprima i risultati della nostra nuova ricerca, condotta su oltre 200 aziende italiane, per fotografare il reale livello di adozione dell’AI, le competenze oggi necessarie e le sfide che le organizzazioni si trovano ad affrontare nel ripensare la formazione alla luce di questa trasformazione.
La domanda da cui siamo partiti è semplice ma decisiva: le aziende sono pronte ad accogliere l’AI come leva strategica per la crescita?
I dati ci mostrano che il percorso è iniziato, ma l’Italia è ancora lontana da una maturità diffusa. Gli insight emersi parlano chiaro: solo un manager su cinque dichiara di avere una strategia chiara sull’Intelligenza Artificiale all’interno della propria organizzazione.
Nel 2023 solo il 5% delle aziende italiane aveva introdotto soluzioni di AI nei processi interni. A distanza di due anni, 8 aziende su 10 dichiarano di aver avviato iniziative legate all’AI, ma per molte si tratta ancora di sperimentazioni circoscritte, senza un reale impatto sul modo di lavorare.
Anche sul fronte della formazione, la situazione appare cristallina: il 60% delle PMI italiane offre percorsi formativi, ma quasi mai dedicati all’AI.
Il 40% della formazione erogata riguarda ancora temi tradizionali come salute e sicurezza, mentre i contenuti legati alla digitalizzazione rimangono marginali.
Più l’azienda è piccola, meno investe in formazione, soprattutto su competenze emergenti. Nonostante questo, 8 manager su 10 ritengono prioritario sviluppare competenze AI entro i prossimi due anni, un chiaro segnale che la consapevolezza del cambiamento è ormai diffusa.
L’intelligenza artificiale nelle aziende italiane: competenze e cultura
Insight da HR e leader per capire l’impatto dell’AI
Conclusioni
Il talk ha mostrato con chiarezza una nuova direzione: non basta introdurre l’AI, serve trasformare la cultura, le competenze e il modo stesso in cui misuriamo il valore delle persone.
Le aziende italiane sono consapevoli dell’urgenza, ma serve un passo deciso: investire in formazione, integrare competenze tecniche e soft, e costruire un dialogo aperto tra tecnologia e sensibilità umana.
Una cosa è certa: la nuova performance delle organizzazioni nasce dall’incontro tra ciò che l’AI può fare e ciò che l’uomo sa essere.
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